Esaminare la filosofia del Tantra significa penetrare nei suoi misteri più nascosti e oltrepassare le informazioni superficiali che generalmente vedono in esso solo una pratica sensuale. Le sue origini antiche, ricche di saggezza, sono una vera filosofia di vita applicabile anche all’uomo moderno, in grado di portare alla “liberazione”. Nonostante sia complicato per un occidentale entrare nel dettaglio di simboli e spiegazioni, un attento studio porterà ad apprezzarne i contenuti e a trarne benefici.
Esaminiamo ora i principi base della filosofia del Tantra
Esistono quattro aspetti fondamentali della filosofia del Tantra che devono essere integrati insieme per fare in modo che una persona possa realizzare il proprio potenziale. Questi elementi sono il piacere (bhoga), il disimpegno (pravrtti), l’impegno mondano (pravrtti) e la liberazione (moksa). Per raggiungere la realizzazione del Sé è necessario conoscere come utilizzare questi quattro elementi allo stesso tempo. Ciascuno di essi ha un ruolo unico e importante nella realizzazione del Self.
La filosofia del Tantra si basa sull’esperienza.
A differenza di altre filosofie e discipline, la filosofia del Tantra è sperimentale piuttosto che teorico, poiché è stato ispirato dalle verifiche pratiche attuate nel corso dei millenni da veggenti e yogin. Di conseguenza, le pratiche che non portano a risultati positivi sono state abbandonate a favore di quelle più efficaci. Per questo motivo è conosciuto come “agama”, ossia “induzione” e “ciò che viene tramandato”: si tratta dei risultati ottenuti dagli antichi veggenti che vengono trasmessi. Ognuno di noi può testarne la validità e applicarli alla propria vita.
In definitiva, il Tantra è una scienza spirituale che, affidandosi alla ragione, è in grado di fornire una visione più completa del mondo, in opposizione a quelle religioni che limitano la nostra percezione a ciò che è buono e giusto.
I principi di buono e piacevole nella filosofia del Tantra
I maestri tantrici si sono resi conto che la divisione tra “buono” e “piacevole” non ha senso e che in un sistema di valori basato solo su uno dei due non si può ottenere una piena armonia. Pertanto, è nel Tantra che si può trovare un equilibrio: invece di sopprimere o negare i desideri, essi possono essere canalizzati verso uno scopo più alto. Tuttavia, anche una ricerca esagerata del piacere non è auspicabile, poiché può portare alla saturazione ed all’insensibilità.
La vera essenza della filosofia del Tantra Tantra è quella di unire “sacro” e “profano”, trasformando i piaceri mondani in strumenti per raggiungere la realizzazione di Sé. Questo è possibile solo se si eliminano dalla mente le false distinzioni create dalla società tra bene e male. Con il Tantra, la soddisfazione dei propri desideri e l’amore vero per gli altri vanno di pari passo. La realizzazione del Sé, chiamata “moksa”, è quindi raggiungibile nella vita di tutti i giorni e si manifesta con un completo successo in ogni aspetto della vita.